
Si è conclusa con grande partecipazione e entusiasmo l’edizione 2025 di UniMusic, il contest musicale dedicato agli studenti universitari e promosso da Adisu Umbria in collaborazione con Radiophonica. Il gran finale si è tenuto sul palco UniPG Stage durante il festival L’Umbria Che Spacca, dove i finalisti si sono esibiti nelle serate di venerdì 4 e sabato 5 luglio.
Quest’anno UniMusic ha registrato numeri significativi: 46 partecipanti, tra solisti, band, produttori e musicisti classici, provenienti da tutti gli atenei umbri e da diversi percorsi di studio. Dopo una prima fase di selezione ospitata al 100dieci Caffè, i finalisti più votati — sia dal pubblico che dalla giuria tecnica — hanno conquistato l’accesso alla fase conclusiva, interamente valutata da una giuria di esperti composta dai docenti del Conservatorio di Perugia: Vincenzo Martorella, Simone Frondini e Angelo Lazzeri.
Questi i vincitori del contest suddivisi per categoria:
Musica da camera:
1) Trio Beethoven – formato da Asia Martoccia (flauto), Indra Purevkhuu (violino) e Chiara Antognelli (viola), studentesse del Conservatorio “Morlacchi”.
2) Alice Duranti
Categoria Singoli:
1) Paolo Tassì
2) Zash
3) Paolo Covarelli
Categoria “No gigs” (produzioni musicali):
1) Spear
2) Yonah.wav
Categoria Band:
1) Scoville e Roulette Russa (ex aequo)
2) Gigil
A premiare i vincitori è stato Giacomo Leonelli, amministratore unico di Adisu Umbria, che ha sottolineato l’importanza di sostenere la creatività giovanile:
È stato un vero piacere premiare studentesse e studenti che, accanto al proprio percorso universitario, coltivano il talento e la passione per la musica. Ora il nostro impegno deve essere quello di valorizzarli, magari aiutandoli a costruire quelle opportunità che possono davvero fare la differenza nel loro futuro
UniMusic si conferma un'iniziativa capace di coniugare cultura, formazione e talento, offrendo agli studenti universitari occasioni concrete per esibirsi, crescere e costruire percorsi anche al di fuori dell’ambiente accademico. Un progetto che continua a crescere e che rende l’università un luogo vivo, inclusivo e aperto all’espressione artistica.